I Piatti tipici del Lazio da gustare
Siete buongustai sempre alla ricerca di nuovi piatti da assaporare? Durante i tuoi viaggi o da replicare nelle tue cucine? Se cerchi buon cibo e ricette speciali, il Lazio è il posto giusto. In questo articolo scopriremo i sapori tipici più famosi della cucina laziale.
Il Lazio vanta una storia e un patrimonio storico-artistico inestimabili, basti pensare alle città d’arte che ci sono. Tra questi: Roma, la capitale d’Italia, ricca di monumenti risalenti al periodo dell’Impero Romano, e Viterbo, nota anche come la città dei Papi. Queste due città, insieme a tutte le altre, fanno di questa regione una delle principali mete predilette dai turisti sia italiani che stranieri. Inoltre la sua bellezza paesaggistica la rende una delle zone più apprezzate d’Italia. La cucina propone anche tante ricette tipiche italiane di piatti tradizionali caratterizzati da tanti sapori e storie diverse.
Di seguito potete trovare un elenco di alcuni piatti tipici laziali conosciuti e assolutamente da gustare.
Tonnarelli Cacio e Pepe
Molti provano ad emulare e rifare la famosa pasta alla cacio e pepe ma senza riuscirci. Ci sono alcuni accorgimenti che, appunto, sveleranno la DOC Romani.
Uno dei primi must da rispettare nella preparazione di questo primo piatto è il pepe: è fondamentale che sia in grani e che durante la preparazione venga pestato nel suo mortaio con movimento rotatorio e poi tostato in un’ampia padella. Infine il peperone va “steso” con l’acqua della pasta. Due mestoli d’acqua dovrebbero bastare per farlo sciogliere leggermente.
Il secondo trucco è nascosto nel pecorino. È molto importante che il pecorino utilizzato sia 100% Pecorino Romano e ben stagionato. Va grattugiato bene e mescolato con un po’ ‘d’acqua di cottura in una ciotola di vetro fino ad ottenere una consistenza pastosa.
Questo composto andrà poi ad aggiungersi all’ultimo nella padella con la pasta scolata. In questo modo otterrete dei veri tonnarelli cacio e pepe.
Saltimbocca alla Romana
Fette di vitello, prosciutto crudo, salvia, vino e burro: questi gli ingredienti alla base di uno dei secondi piatti più gustosi di Roma e apprezzati in tutta Italia.
Sembra però che i famosi saltimbocca non siano proprio originari di questa zona, ma pare che le prime apparizioni siano situate tra Lombardia e Veneto. Il vero boom di questo piatto, però, risale all’Ottocento nella Capitale: per questo sono diventati un simbolo di Roma. Successivamente si diffusero in tutta la penisola e anche all’estero. La Spagna e la Francia sono grandi fan di questo piatto.
Ma da dove viene il nome di questa ricetta? Sembra che sia quasi un soprannome che gli è stato dato. In effetti queste fettine di carne con prosciutto e salvia, condite con una salsa a base di burro e vino bianco sono così buone che vi sembrerà di volervi saltare in bocca!
Carciofi alla Giudia
Piatto tipico romano, con una stagione che oscilla da gennaio a maggio a causa della stagionalità del carciofo, il Carciofo alla Giudia rappresenta non solo una ricetta tradizionale, ma anche la storia di un intero quartiere della città di Roma.
Le sue radici risalgono, infatti, alla bolla papale di Papa Paolo IV del 1555, quando fu creato il Ghetto di Roma, cioè il quartiere dove dovevano risiedere tutti i cittadini romani di religione ebraica.
Qui è nata anche una tradizione culinaria molto particolare, che ancora oggi si tramanda e si apprezza. Tra i piatti più famosi troviamo il Carciofo alla Giudia, che è un carciofo tipo “mammola” – tipico del Lazio – fritto due volte in olio d’oliva, servito a forma di rosa e condito con sale e pepe.
Il carciofo “mammola” è molto particolare: cresce infatti solo in questa zona, ha una forma tondeggiante e non ha spine.
Tradizionalmente, questo piatto veniva consumato per celebrare la fine dello Yom Kippur. Alcuni sostengono che questo contorno sia molto apprezzato anche durante le celebrazioni di Pesach, cioè la Pasqua ebraica.
Il suo nome deriva dal modo in cui i cittadini romani non residenti nel Ghetto usavano indicare questa complessa preparazione.
In conclusione, la cucina del Ghetto non è solo Carciofi alla Giudia. Si possono apprezzare, infatti, la famosa torta di ricotta, i biscotti secchi, i fiori di zucca ripieni fritti, il baccalà e tanto altro.
Pasta alla Carbonara
La pasta alla carbonara è oggi uno dei piatti simbolo dell’Italia del gusto, ma sembra che sia apparsa originariamente per la prima volta nel Lazio.
Molte leggende si sono succedute per raccontare la storia di questo straordinario piatto. A nostro avviso, la più apprezzata è quella che fa risalire le sue origini alla preparazione del pranzo dei carbonai.
Si dice, infatti, che la facilità nel trovare gli ingredienti (pancetta, uovo, pepe e pecorino) abbia reso questa pasta il piatto più economico e semplice per i lavoratori.
Tuttavia, non c’è certezza sull’origine di questo particolare piatto.
Alcuni, infatti, sostengono che prima del 1944 non ci siano prove di questo piatto, facendo risalire la sua invenzione all’arrivo degli Alleati in Italia. Questo perché gli americani hanno portato la pancetta nel Bel Paese, facendo apprezzare agli italiani il suo gusto particolare.
Nessuno sa quale sia effettivamente la sua origine, ma una cosa è certa: è senza dubbio uno dei piatti italiani più apprezzati nel mondo .
Pasta all’amatriciana
Recentemente, il comune di Recentemente, il comune di, in provincia di Rieti, è diventata nota per la sua omonima specialità. Qui, infatti, nasce la vera Pasta alla Amatriciana, composta da tre ingredienti principali: guanciale (esclusivamente guanciale!), Pomodoro e pecorino.
Sembra che questa ricetta possa essere fatta risalire al 1600 grazie ad alcune scoperte. Attenzione però che l’origine di questo piatto sembra essere contadina e la sua ricetta è stata tramandata oralmente di generazione in generazione.
Ma veniamo a svelarvi alcuni segreti di questa ricetta! Innanzitutto, la padella di ferro è indispensabile.
Inoltre, abbiamo, come detto prima, la pancetta. Infatti è proprio questo ingrediente che aiuterà la tua pasta ad essere gustosa al punto giusto. Inoltre, il suo grasso è ciò che sciogliendosi manterrà il sapore della salsa perfetta. Inoltre, non è previsto l’uso di olio. Nella sfilata malata potete usare un po ‘di strutto per rosolare la pancetta in padella.
Infine, il vero legante degli ingredienti è il pecorino: 100% pecorino romano!
Questi sono solo alcuni dei tanti piatti laziali conosciuti e rinomati in tutto il mondo. Quale di questi è il tuo preferito?
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