Un viaggio nei sapori del Natale in Italia
Natale è un periodo magico, per grandi e piccini. Ogni anno le città cominciano ad abbellirsi e riempirsi di luci e atmosfera natalizia settimane prima, mentre le strade e i negozi cominciano a riempirsi di gente alla ricerca del regalo perfetto. Come mai? Per la felicità, l’armonia e il calore che questo periodo porta durante la fine dell’autunno e l’inizio del freddo inverno.
Natale è un periodo romantico, dove tutto si tinge di rosso, verde, oro, e perchè no, anche un po’ di bianco, soprattutto sulle nostre amate montagne italiane. Inoltre, questo periodo porta con sé, oltre a tutto il calore umano possibile, anche gusti e tradizioni che, tramandate di generazione in generazione, ogni famiglia custodisce gelosamente. Infatti, sotto le feste, si tornano sempre a scoprire sapori, usi e consuetudini che vivono da secoli.
Specialmente la gastronomia gode, in questo periodo, di un’attenzione e di una cura particolare ad ogni minimo dettaglio. Le tradizioni di ogni città prendono vita, creando un viaggio di sapori che varia da Nord a Sud e da Est ad Ovest della penisola.
Anche il trascorrere dei giorni cadenza delle tradizioni ben definite. In alcune città il 6 Dicembre si celebra la venuta di San Nicola, in altre zone il 13 Dicembre è il turno di Santa Lucia che di notte porta doni ai più piccini; poi abbiamo le festività di Sant’Ambrogio e tante alte.
Per poi arrivare ai giorni di festa vera e propria che iniziano ufficialmente il 24 Dicembre, giorno della Vigilia di Natale fino al 26 Dicembre, giorno in cui si celebra Santo Stefano. .
Le giornate dove la tradizione prende vita univocamente in tutta Italia sono, però, il 24 e il 25 Dicembre, ossia la Vigilia e il giorno di Natale.
Vediamo insieme queste tradizioni, alla volta di un autentico viaggio nel gusto!
La Vigilia di Natale
La Vigilia di Natale è una giornata dove le tradizioni variano di famiglia in famiglia.
C’è la famiglia che celebra la notte della Vigilia, con un grande cenone di magro o di pesce che si protrae fino a poco prima della Messa di Mezzanotte, orario in cui riunita insieme si scambia regali e auguri di buon auspicio
C’è chi, invece, celebra il pranzo della Vigilia e non la cena.
Sono tradizioni che variano a seconda del territorio, della famiglia e anche un po’ dei turni lavorativi!
Spesso, però, è usanza che i pasti della Vigilia siano sempre di magro, ossia non contengano carne.
Infatti, è in questa giornata che i piatti della tradizione povera prendono vita: le tavole italiane sono ricche infatti di prelibatezze a base di legumi, verdure e pesce.
Ne è un esempio il Baccalà fritto, o il Baccalà alla Napoletana. Oppure gli spaghetti alle vongole, l’insalata di mare, la ribollita o la farinata.
Tutti piatti dove la carne non compare e che popolano i ricettari delle scuole di cucina.
Per terminare il Cenone della Vigilia, non possono mancare i dolci: dai classici panettoni e pandori, fino a dolci tipici regionali come i Cantucci Toscani, il Panforte Senese o gli Struffoli Campani.
Il giorno di Natale
Il giorno tanto atteso è quello del Natale. Infatti, tradizione vuole che le famiglie italiane,soprattutto quelle dove ci sono dei bambini, ci si sveglino presto. Sono loro i veri protagonisti che non vedono l’ora di vivere la magia di questa giornata. Infatti, fin dalla sera prima non vedono l’ora di scoprire se Babbo Natale durante la notte è passato, entrando dal comignolo della loro casa, per lasciare i doni tanto desiderati.
L’attesa dei regali sotto l’albero è tanta e la felicità di ritrovarsi insieme ai propri familiari scalda gli animi.
Non di poca importanza in questa giornata speciale, è il saziare le pance di tutti gli invitati all’apertura dei regali. Ecco che arriva in soccorso la tradizione culinaria italiana: piatti ricchi e sontuosi, saporite leccornie che da secoli creano delle tavole imbandite colorate e meravigliose.
A Natale si dà il via libera a pasta ripiena, come cannelloni ricotta e spinaci o ravioli, tortellini e molto altro. Carta bianca anche alle carni, con arrosti dal sughetto saporito o con cappone ripieno ricco di gusto: questi piatti, anticamente, erano simbolo e auspicio di prosperità e ricchezza.
Inoltre, non possiamo dimenticare le Lenticchie, simbolo di auguri e soldi per l’anno che sta per iniziare, oppure il Bollito Misto con la salsa verde piemontese. E ancora i cavatelli pugliesi o il Cotechino.
Sulle tavole italiane ci si può sbizzarrire e si possono trovare tutti i sapori e le tradizioni che da secoli muovono la cucina italiana, regalando giornate in famiglia piene di gioia e ricche di cibo.
Un viaggio tra i dolci natalizi
Abbiamo accennato velocemente ai dolci di questo periodo, menzionando specialmente il Panettone e il Pandoro.
Questa eterna battaglia genera una sorta di scissione familiare: ogni anno, infatti, si assiste alla lotta del #teampandoro e #teampanettone. Voi di quale team fate parte?
Per decidere, vi diamo giusto due informazioni!
Il Panettone è un dolce nato a Milano. Tipico della città meneghina si tratta di un lievitato, una sorta di pasta di pane con uova e latte arricchita da canditi, uva passa, mandorle. Negli anni sono nate diverse varianti. Infatti, ogni pasticceria e panetteria vende la sua versione di panettone: chi aggiunge canditi esotici, chi le gocce di cioccolato. Il Panettone si presta ad essere personalizzato in tutti i modi.
Il Pandoro, invece, è originario della città di Verona. Ha una forma molto particolare, che ricorda una stella: è anche questo un lievitato, ma invece di contenere canditi, è vuoto al suo interno. Sul suo apice si spolvera del soffice zucchero a velo, che lo rende dolce e gustoso. Si dice che i migliori Pandoro si sciolgano in bocca.
Non dimenticatevi, però, che oltre a questi due grandi classici della tradizione, si possono gustare anche altre golosità regionali molto particolari: partiamo dagli Struffoli campani, piccole palline di pasta fritta che vengono unite da miele, passando per il Panforte Senese, fino alle dolci Cartellate Pugliesi.
L’Italia è ricca di dolci e ogni città ne ha uno proprio che la contraddistingue proprio epr la sua specialità e particolarità che esalta i prodotti autoctoni del territorio.
Le bevande tradizionali
L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini pregiati. Ricca di diverse tipologie di uva, tutte autoctone e locali, la Penisola Italiana si classifica tra i top 10 produttori di vino nel Mondo.
Ma non tutti sanno che in Italia ci sono anche altre bevande tipiche, che trovano le loro radici nelle feste natalizie.
Primo tra tutti è il Vin Brulè, o vino cotto. Si tratta di vino rosso cotto lentamente sul fuoco, tipicamente in un pentolone di rame, e arricchito da spezie come i chiodi di garofano, le bucce degli agrumi e la cannella. Questa bevanda è sempre presente a tutti i mercatini di Natale, oppure durante tutte le serate invernali: è una bevanda che scalda corpo e spirito!
Tipico sia del nord che del sud Italia è anche il Limoncello: viene preparato già in estate, perché servono le scorze del limone. Attenzione a farle macerare per bene nell’alcol e poi a mescolare accuratamente con lo sciroppo di glucosio. C’è chi lo gradisce più dolce, chi più amaro, chi ghiacciato, ma di una cosa siamo sicuri: il Limoncello mette tutti d’accordo!
Alla fine del nostro breve viaggio attraverso i sapori italiani delle festività natalizie, non ci resta che una cosa da fare: augurarvi Buon Natale e Felice Anno Nuovo da parte di tutto lo staff Hidden Experiences!
Categorie
Aria aperta Arte & Cultura Cibo & Vino City Break Famiglie Giornata di pioggia News RomanticoPost in evidenza
-
Tre giorni per innamorarsi di Firenze
News
-
Viaggio enogastronomico in estate
Cibo & Vino
-
Siti Unesco in Piemonte
Arte & Cultura