Dante Alighieri: alla scoperta del mito

5 Aprile 2021
Arte & Cultura
il mito di dante alighieri

In occasione dell’anniversario della sua morte, l’Italia ha deciso di celebrare la figura di Dante Alighieri nella giornata del 25 marzo 2021, giorno che coincide con l’inizio del viaggio nell’aldilà descritto nella “Divina Commedia”. Questa giornata è stata chiamata “Dantedì“. Ma chi era Dante Alighieri? Scopriamolo in questo articolo.

“Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura,

ché la diritta via era smarrita.”Canto I Inferno – Divina Commedia

Nel 1321 ci lasciava il grande Poeta Dante Alighieri. Dopo ben 700 anni, questo personaggio viene ancora oggi ricordato e i suoi libri, famosi in tutto il mondo, sono oggetto di studio in moltissimi istituti e scuole di ogni tipo e grado.

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Ma chi era Dante Alighieri?

Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265, ma non si conosce con esattezza il giorno della sua nascita: si presume però che il piccolo Dante venne alla luce tra il 21 maggio e il 21 giugno di quell’anno.

Battezzato con il nome di Durante di Alighiero degli Alighieri, venne chiamato semplicemente Dante.

La Famiglia Alighieri faceva parte della nobiltà fiorentina minore , quindi il piccolo Dante visse una vita di benessere ed agiatezza.

Non divenne solo un importante linguista e filosofo, ma si avvicinò anche alla vita politica dell’epoca, caratterizzata dai contrasti tra le fazioni dei Guelfi e Ghibellini.

Dante, parteggiando per i Guelfi Bianchi, venne dapprima condannato all’esilio (dal 1301 al 1311 con brevi periodi trascorsi tra Verona, Bologna e Ravenna) e successivamente condannato a morte.

L’ultimo luogo in cui il poeta visse è stata la città di Ravenna, dove morì nella notte tra il 13 e 14 settembre del 1321, ben 700 anni fa.

Questo personaggio è da sempre considerato il padre della lingua italiana e creatore della celebre opera, conosciuta in tutto il mondo: la Divina Commedia.

A tratti controverso, ma allo stesso tempo molto scaltro, ebbe la capacità di lasciare un segno profondo nel passaggio alla letteratura moderna, tanto da essere soprannominato “Il Sommo Poeta”.

Tuttavia, come tutti i famosi artisti, anche Dante Alighieri ebbe una sua musa ispiratrice. I suoi sentimenti per Beatrice Portinari sono ben noti a tutti e l’amore per lei viene celebrato e cantato nelle sue opere più importanti. Infatti il Poeta la definì: “l’amore della sua vita oltre che musa ispiratrice“.

Sono moltissimi, inoltre, i luoghi dalla Toscana all’Emilia-Romagna, fino al Veneto, che hanno visto la presenza di Dante Alighieri, sia come Poeta che come politico.

La vita a Firenze prima dell’esilio

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Soprattutto a Firenze, sua città natia, possiamo passeggiare per i vicoli del centro storico e del quartiere medievale per e ammirare luoghi simbolo della vita del Sommo Poeta.

Basti pensare al Museo Casa di Dante. Infatti, è proprio qui che il poeta nacque e passò gli anni della sua infanzia. Oggi, il Museo ospita non solo tutto ciò che è inerente la vita di Dante Alighieri, ma cerca anche di includere aspetti della vita fiorentina durante il periodo del Medioevo.

Proseguendo il nostro percorso, sempre nel centro storico, a pochi passi dalla sua casa natale possiamo imbatterci nella Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi. Conosciuta anche come la “Chiesa di Dante”, questo era il luogo di culto frequentato dalla famiglia Alighieri e dove il Poeta ufficializzò il matrimonio combinato insieme a Gemma Donati. La leggenda narra che in questa chiesa riposano i resti di Beatrice, musa di Dante; altri invece, affermano che la giovane donna sia stata sepolta nella Basilica di Santa Croce. Si racconta, inoltre, che fu proprio questo il luogo del primo incontro fra i due innamorati.

Girando l’angolo, potrete passare di fronte a Palazzo Portinari Salviati, meglio conosciuta come la Casa di Beatrice. Purtroppo non è possibile visitare questo luogo, poiché oggi al suo posto sono stati costruiti appartamenti di lusso.

Alla scoperta di Palazzo Vecchio

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Altra tappa da non perdere è assolutamente la visita di Palazzo Vecchio, magari accompagnati ad una guida turistica che vi conduca tra le varie stanze di questo meraviglioso simbolo della Repubblica Fiorentina. Qui, potrete ammirare la famosa maschera funebre, riproduzione del volto del Poeta che celebra la figura di Dante Alighieri e del contributo che diede alla città di Firenze.

Se vi trovate nei pressi del Duomo di Firenze, troverete il Battistero di San Giovanni, luogo in cui il piccolo Dante venne battezzato nel 1266. Inoltre, questo luogo venne citato più volte nei versi della Divina Commedia.

In aggiunta, esattamente sul muro dell’edificio al lato destro del Duomo, possiamo trovare una targa commemorativa in marmo con incise le seguenti parole: “Sasso di Dante”. Pare che in questo preciso punto il Poeta fosse solito sedersi su un masso assorto nelle proprie meditazioni.

Il monumento funebre vuoto in Santa Croce

Altro luogo di fondamentale importanza nella vita di Dante Alighieri è la Basilica di Santa Croce. Nel piazzale, di fronte a questo luogo sacro, si erge un’imponente statua in marmo, raffigurante un Dante Alighieri dal volto arrabbiato.

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I fiorentini hanno tanto desiderato che Dante ritornasse nella sua Firenze dopo il suo esilio. Egli però non fece in tempo a tornare, poiché esalò il suo ultimo respiro mentre si trovava a Ravenna. In tanti chiesero che il suo corpo fosse restituito alla città per riposare nella Basilica di Santa Croce. Ad ogni modo, oggi, all’interno della Basilica possiamo ammirare un meraviglioso monumento funebre in suo onore, vuoto e in attesa dei suoi resti.

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Vi consigliamo di partecipare ad una visita guidata e, insieme ad una guida turistica: avrete l’occasione di scoprire tutti i segreti che si celano dietro la chiesa di Santa Croce, una vera “hall of fame” dei più illustri personaggi fiorentini.

L’esilio

Come già accennato, Dante Alighieri venne esiliato dalla sua Firenze e trovò riparo presso le signorie di alcune delle più belle e nobili città d’Italia.

Verona è la città dove il Poeta ha soggiornato più a lungo, ospite di Cangrande della Scala, signore e mecenate. Nell’antica Biblioteca Capitolare scrisse gran parte della Divina Commedia. Proprio in Veneto, precisamente sulle colline della Valpolicella, troviamo la Tenuta Serego Alighieri, oggi rinomata cantina vinicola dove potervi godere un’esclusiva visita guidata con degustazione. Il nome di questo luogo proviene da quello del Sommo Poeta; la tenuta, infatti, fu acquistata nel 1353 dal figlio Pietro Alighieri, che aveva seguito il padre durante il suo esilio a Verona. Oggi, la Tenuta Serego Alighieri è considerata la più antica cantina vinicola della Valpolicella oltre che una delle più pregiate. Ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo sulle Cantine vinicole del Nord Italia, che potete trovare qui.

Bologna, invece, conosciuta per i suoi caratteristici portici, fu la nobile città dove Dante studiò presso l’Università più antica d’Europa. Qui passò , seppur brevi, ma ripetuti periodi.

Nonostante l’esilio, Dante tentò più volte di tornare nella sua amata Fiorenza senza mai riuscirci. Infatti, Ravenna fu l’ultimo rifugio del “ghibellin fuggiasco” (so called despite the fact that he was a Guelph), where he settled until his death in September 1321. Even today, visiting the city you can admire  the Basilica di San Francesco, dove si tennero i suoi funerali, anche la Tomba di Dante Alighieri, dove riposano i suoi resti.

Tutti gli eventi per commemorarlo

Nonostante il periodo difficile che stiamo tutti vivendo, sono state numerose le manifestazioni e gli eventi per ricordare e celebrare questo personaggio.

Tra queste, sul sito web del Ministero della Cultura, è stato offerto un ricco palinsesto per celebrare l’importanza del Poeta oppure il progetto “L’Italia di Dante”, in collaborazione con la Società Dante Alighieri e il Ministero della Cultura, con lo scopo di promuovere e scoprire i territori legati all’autore della Divina Commedia attraverso la proposta di itinerari che seguono le orme Dantesche.

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