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Il Patrimonio Unesco in Piemonte

Grazie alla sua storia e al suo paesaggio, il Piemonte vanta la presenza di cinque siti inseriti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco.
In questo articolo scopriremo insieme questi meravigliosi luoghi.

Unesco nasce con lo scopo di identificare, proteggere e tutelare oltre che trasmettere alle generazioni future, il patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo.

Attualmente, l’Italia e la Cina, sono le due nazioni con il maggior numero di siti inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Entrambe vantano 55 siti iscritti tra i Patrimoni UNESCO.

In addition, Piemonte accoglie un totale di cinque siti patrimonio Unesco che includono non solo le bellezze storico-culturali, ma anche luoghi paesaggistici di unico splendore.

Di seguito, l'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco situati in Piemonte.


I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato

Langhe  – ⓒCarlotta Busatta

La Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato, Patrimonio Unesco a partire dal 2014, sono articolati all’interno dei confini delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo.

Distese di colline ricoperte di vigneti, piantagioni di nocciole, antichi borghi, cantine storiche e secolari, castelli medioevali; sono parte degli elementi distintivi di questa area, oltre che il risultato dell’azione combinata dell’uomo e della natura.

Questi paesaggi, di bellezza senza eguali, sono suddivisi in cinque aree vinicole ben distinte ed un castello: La Langa del Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, Monferrato degli Infernot, e il Castello di Grinzane Cavour.

Castello di Grinzane Cavour – ⓒCarlotta Busatta

La cultura vitivinicola piemontese è uno degli elementi caratteristici di questa regione. Infatti, l’eccellenza e l’innovazione nei processi di coltivazione hanno garantito nel corso degli anni la produzione di vini pregiati ed apprezzati su scala mondiale.

Tuttavia, il miglior modo per scoprire quest'area è sicuramente l' auto , poiché si ha la possibilità di girovagare per questo territorio meraviglioso e rimanere stupiti di fronte alla sua bellezza paesaggistica.

Inoltre, non potete assolutamente perdervi l’opportunità di partecipare ad una visita guidata abbinata ad una degustazione di ottimi vini Barolo in una cantina a Serralunga d’Alba.


Le Residenze Sabaude

Le Residenze Sabaude sono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco dal 1997.

Nel 1563 il Duca di Savoia, Emanuele Filiberto, fa di Torino la capitale del suo ducato, avviando un progetto di riorganizzazione del territorio con l’obiettivo di celebrare il potere dei Savoia.

Nel corso degli anni, i suoi successori ne seguirono l’esempio, accentrando tutto il potere amministrativo, politico e culturale nella città di Torino mediante la costruzione di nuove residenze e la ristrutturazione di quelle già esistenti.

Durante il Settecento e l’Ottocento vennero acquisite dalla famiglia Savoia nuove residenze in territori periferici alla città, con lo scopo di alternare momenti di lavoro a momenti di piacere e tempo libero.

Ciascuna di queste residenze si contraddistingue da caratteristiche diverse tra di loro, ma che offrono una straordinaria e completa testimonianza del potere di Casa Savoia, oltre che della storia del Piemonte e dell’Unità d’Italia.

Tra le tante residenze sabaude, non possiamo non menzionare la Reggia di Venaria Reale, il Palazzo Reale di Torino e la Tenuta di Pollenzo.

Reggia di Venaria

Reggia di Venaria Reale – ⓒPixabay

La Reggia di Venaria Reale è considerata uno dei maggiori capolavori di età barocca. Venne costruita da Amedeo di Castellamonte a metà del Seicento, come residenza di caccia di Carlo Emanuele II.

Nel corso degli anni vennero effettuati lavori di ampliamento e abbellimento, grazie anche alla mano di importanti artisti, come Filippo Juvarra.

Parco della Reggia di Venaria Reale – ⓒPixabay

Per scoprire al meglio la Reggia di Venaria, vi consigliamo di partecipare ad una visita guidata. Insieme ad una guida turistica locale, avrete infatti l’opportunità di scoprire tutti i segreti di questo palazzo dalla bellezza indescrivibile.

Palazzo Reale di Torino

Il Palazzo Reale di Torino con i suoi musei, è incluso tra le residenze sabaude, oggi Patrimonio Unesco. Considerato il simbolo del potere di Casa Savoia, in queste stanze risiedeva la corte e il governo di quell’epoca.

Ancora oggi potete ammirare la famosa Sala degli Specchi, oltre che la magnifica Armeria Reale. Tutto questo è possibile partecipando ad una visita guidata. Una guida turistica che vi accompagnerà, passo dopo passo, nel mondo di Casa Savoia.

Musei Reali di Torino – ⓒPixabay

Tenuta di Pollenzo

Per concludere, troviamo la Tenuta di Pollenzo nasce grazie alla figura di Carlo Alberto di Savoia.

Lo scopo di questo meraviglioso luogo era quello di ospitare la direzione generale della famiglia Savoia. Infatti, egli intuisce il potenziale agricolo del luogo, creando un’azienda agraria con vigneti e cantine e dando una nuova immagine al borgo.

Tenuta di Pollenzo - ⓒ Raffaella Parigi

Il profondo legame con questo luogo rimane tangibile anche con i suoi successori, tanto che Vittorio Emanuele II usava spesso il titolo di “Conte di Pollenzo“.

Targa dedicata a Vittorio Emanuele II presso Tenuta Pollenzo - ⓒ Raffaella Parigi

Oggi, l’intero complesso ospita l’ Università di Scienze Gastronomiche, la Banca del Vino ma anche un Hotel.

Se siete curiosi di scoprire quali esperienze possiamo offrirvi alla scoperta delle Residenze Sabaude, cliccate QUI e divertitevi a scegliere la vostra attività preferita!


Sacri Monti di Piemonte e Lombardia

La Sacri Monti di Piemonte e Lombardia vengono iscritti nel 2003 nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’Unesco.

Questa area consiste in una serie di nove complessi separati situati sulle montagne del nord Italia, a cavallo tra Piemonte e Lombardia.

Sacro Monte di Oropa (Biella)  – ⓒCarlotta Busatta

Questi luoghi vennero creati con lo scopo di celebrare la fede Cristiana in Europa attraverso luoghi di cultura composti da cappelle e monumenti. Un’alternativa al pellegrinaggio in Terra Santa, non facilmente raggiungibile da chiunque.

I complessi architettonici dei Sacri Monti sono distribuiti lungo le pendici di un’altura e inducono i visitatori a seguire una sorta di percorso fisico e spirituale. Una vero e proprio pellegrinaggio attraverso un itinerario simbolico composto da stazioni monumentali che rendono sacro lo spazio naturale.

Questo progetto è frutto di un grandioso piano di architettura del paesaggio, in cui l’elemento naturale e l’opera umana si mescolano in uno stile armonico e unico, straordinariamente integrati nella natura circostante composta da foreste, laghi e colline.

Tra i Sacri Monti piemontesi troviamo quelli di Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo.

Sacro Monte di Orta (Novara) – ⓒCarlotta Busatta

Una visita in questi luoghi vale sicuramente la pena, poiché sembra di essere catapultati in un luogo dall’atmosfera magica e unica nel suo genere che non vi lascerà delusi.


Ivrea, Città Industriale del XX secolo

Ivrea (Torino) –  ⓒPixabay

Il recente riconoscimento di Ivrea come “Città Industriale del XX secolo, lo si deve grazie alla figura di Adriano Olivetti. La città è stata inserita nella lista dei Patrimoni Mondiali Unesco nel 2018.

La città industriale di Ivrea venne fondata nei primi anni del 1900. Il periodo di maggior sviluppo avvenne tra il 1930 e il 1960, quando, a quel tempo, la famosa azienda Olivetti produceva macchine da scrivere, calcolatrici e altri accessori per l’ufficio.

Lo sviluppo dell’azienda ha portato, quindi, alla sua espansione costruendo nuovi edifici e uffici, ma anche servizi accessori, come un asilo nido e una mensa, oltre che alle residenze per i lavoratori.

Questo progetto, realizzato sia dalla Famiglia Olivetti, che da alcuni dei più noti architetti e urbanisti italiani di quel periodo, ha permesso di sviluppare un originale modello di comunità in una città industriale, basato sul benessere economico, sociale e culturale dei lavoratori.

Ivrea rappresenta oggi l’esempio per eccellenza dello sviluppo innovativo fondato sulla collaborazione tra impresa e lavoratori, che hanno contribuito al benessere delle comunità locali.


Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino

I siti palafitticoli preistorici consistono in una serie di 111 siti archeologici dislocati in sei diversi paesi dell’arco alpino (Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e facenti parte del Patrimonio Mondiale Unesco dal 2011.

Questi luoghi sono composti da resti di insediamenti preistorici, in forma di palafitte ed organizzati in veri e propri villaggi, risalenti ad un periodo che va dagli anni 5000 al 500 a.C. e situati in zone d’acqua.

Le eccezionali condizioni di conservazione hanno permesso di documentare in modo molto dettagliato e chiaro lo stile di vita e le usanze delle prime popolazioni nel Neolitico.

In Piemonte si trovano due siti palafitticoli Patrimonio Unesco:

  • sul Lago Viverone, tra Torino e Biella;
  • il sito del parco naturale dei Lagoni di Mercurago ad Arona, nel novarese.

Durante gli scavi di quest’ultimo, sono stati rinvenuti oggetti di ceramica e ornamentali, oltre che utensili e manufatti in legno.

Siete mai stati in uno di questi luoghi? Secondo voi, ci sono altri siti in Piemonte che meriterebbero di essere inclusi nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’Unesco?

Se siete curiosi di conoscere le nostre attività in Piemonte

per scoprire quale esperienza farà al caso vostro!

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